Sarà capitato a tutti di sfogliare il proprio album dei ricordi e rendersi conto che i dipinti che amiamo di più abbiano perso ormai i colori originari. Ebbene esistono numerosi laboratori di restauro che oggi rimettono a nuovo dipinti antichissimi, ma perché spendere tanti soldi quando puoi essere tu stesso ad effettuare questa operazione?
Prendi un tampone e con un pezzo di cotone imbevuto di aceto effettua una operazione che si chiama saturazione. Vai cioè a tamponare il colore con movimenti leggeri cioè senza calcare troppo la mano, altrimenti potrebbero rimanere i segni del tampone sulla tela. Continuando il processo di desaturazione, vai a diminuire l’opacità dei colori con un pennello morbido e rotondo impastato ed impregnato in uno smalto deantichizzante ed al tempo stesso levigante, tipico prodotto da restauratori che puoi ritrovare in un tubetto sotto forma di pasta levigante nei migliori negozi di bricolage.
Ridefinisci i contorni che possono andare persi nel processo di levigatura con un pennellino imbevuto nella tavolozza dei colori. Disegna un tracciato corrispondente al disegno preesistente cercando di nascondere le eventuali sbavature che il procedimento appena visto può avere generato.
Evita di commetterne delle altre onde evitare di compromettere definitivamente il lavoro della tela, cioè il soggetto raffigurato. Un consiglio: che vale sia per il processo di restauro che per il consueto atto del dipingere. Diluisci sempre i colori in modo da suggerire un effetto reale al soggetto raffigurato. Mescola ad esempio l’arancio al rosa, per non dare un effetto troppo rossastro che non corrisponde a quello originario.