Nella lingua italiana la parola che può svolgere tre diverse funzioni, può essere un pronome relativo (soggetto o complemento oggetto), congiunzione o pronome interrogativo. Imparare a distinguere queste tre funzioni è importante perché ci permette di evitare errori sia nell’analisi grammaticale che in quella del periodo.
In primo luogo, verifica se si tratta o meno di un pronome relativo. Per farlo è sufficiente adottare il metodo della sostituzione: il che relativo può essere sempre sostituito con il quale, la quale, i quali, le quali. Operando questa sostituzione potresti ottenere una frase un po’ strana, molto formale e di uso poco comune: non è grave, l’importante è che la frase abbia un senso. Se questa sostituzione è possibile, hai finito il lavoro: il che è un pronome relativo. Per maggiori dettagli è possibile anche vedere sul sito Linguaegrammatica.com questa guida sui pronomi relativi.
Ora tocca al che interrogativo: anche in questo caso il metodo della sostituzione ti aiuta. Infatti la funzione del che interrogativo può essere svolta anche dall’aggettivo quale, quali o dall’espressione che cosa. Risulta essere importante che tu provi entrambe le opzioni. Verifica di volta in volta se la frase ha ancora senso: se la risposta è affermativa, allora hai a che fare con un che interrogativo. Se con tutte le sostituzioni effettuate fino ad ora non hai ottenuto frasi sensate, allora rimane solo la terza opzione: il che è una congiunzione.
Con questa procedura hai effettuato correttamente l’analisi grammaticale del che; ora puoi fare il passo successivo e svolgere bene anche l’analisi del periodo. Infatti, ad un che relativo corrisponde sempre una subordinata relativa; ad un che interrogativo corrisponde una interrogativa, diretta o indiretta; al che congiunzione corrisponde infine una subordinata oggettiva, soggettiva o dichiarativa.
Lavoriamo con degli esempi. Il ragazzo che abita di fronte a me è un cantante. Fai la prima sostituzione: Il ragazzo, il quale abita di fronte a me, è un cantante. La frase è un po’ strana, ma di certo corretta. Quindi si tratta di un che relativo. Non ho ancora deciso che pizza ordinare. Prima sostituzione: Non ho ancora deciso la quale pizza ordinare. In questo caso ho ottenuto una frase scorretta, quindi non si tratta di un pronome relativo. Proviamo con gli interrogativi: Non ho ancora deciso che cosa pizza ordinare non va bene, ma Non ho ancora deciso quale pizza ordinare è perfetta. Quindi questo che è interrogativo. Ti dico che ho ragione. In questa frase non puoi sostituire il che con nessuna delle opzioni viste in precedenza. Per esclusione quindi si tratta di un che congiunzione.