Il calcio, senza dubbio lo sport più diffuso del mondo, è di per sé un’arte che si bea di giocate belle e creative. Il dribbling è una di queste, siccome serve per far fuori i propri avversari e crea superiorità numerica.
Ecco i vari tipi di dribbling
Dribbling semplice: sono quelli che si fanno solo attraverso lo spostamento del pallone, come per esempio i cambi di direzione o di velocità, oppure un tocco al di sopra della gamba dell’avversario
Dribbling composto: sono quelli che hanno bisogno di più di un’azione per effettuare il dribbling, come per esempio una finta o tocchi di palla vari, a seconda dello spazio a disposizione
Dribbling classico: con un movimento rapido si sposta il pallone da un lato per superare il rivale. Si basa sulla velocità d’esecuzione e nello scatto che ne segue.
Il dribbling a seguire: uno spostamento del pallone in avanti per poi essere raccolto da chi lo ha lanciato. Può essere anche fatto mandando il pallone oltre l’avversario tra le sue gambe e in questo caso si chiama tunnel
La veronica: si tratta di un movimento circolare che si realizza sul pallone per muoverlo con entrambe le suole
Il doppio passo: inventato dall’italiano Angelo Biavati, è un movimento delle gambe a vuoto sul pallone senza toccarlo, per poi spostarlo all’improvviso con molta velocità
La frenata: avviene quando il giocatore si ferma all’improvviso cambiando direzione e disorientando l’avversario
L’elastico: è un movimento che richiede molta abilità nel tocco di palla, dato che la si sposta con uno scatto velocissimo della punta del piede per cambiare direzione del movimento in una frazione di secondo